Consciousness

Slanting Sun

 
  
 
To Emily Dickinson, Consciousness Poetess,
Who died anachronistically,
Living in the Future

Tell all the Truth, but tell it slant,
Success is in the Circle... E.D.
Oh my slanting Scale to the Heaven...
Please God, give me an Action with the Sun
Please God
Give me
Con-So(u)l-Action
I cannot say You straight
What is going through my mind.
If to thoughts in words
I give the same tones
I will loose my Beauty
No more taste for Sharpness
It could overflow the Smallness
Where the Grace or Insightfulness?
It's so unexceptional
To be looking at the ground
Standing up yet looking down
Mind-shakled by base matter
Deaf to any, to any
Deaf to any shining subtle sound.
Mind-shakled by base matter
Deaf to any, to any
Deaf to any shining subtle sound.

 
SOLE    OBLIQUO
 
A Emily Dickinson, Poetessa della Coscienza,
Che morì anacronisticamente,
Vivendo nel Futuro
Dì tutta la Verità, ma dilla obliqua
Il successo è nel Cerchio... E.D.
Oh mia Scala Obliqua verso il Paradiso...
Ti prego Dio, dammi un'azione con il Sole
Ti prego Dio dammi
Un'azione d'Anima Prigioniera
(ConSolAzione)
Non posso dirTi direttamente
Quel che attraversa la mia mente
Se ai pensieri nelle parole
Dò i medesimi toni
Potrei perdere la mia Bellezza
Non ci sarebbe più gusto per la Sottigliezza
Strariperebbe la Piccolezza
Dove finirebbero la Grazia e L'Intuito?
E' così ordinario guardare verso il suolo
Stare in piedi ed ancora guardare in basso
Con la mente imprigionata nell'immanente tagliola del mondo
Sorda ad ogni scintillante suono sottile.
Con la mente imprigionata nell'immanente tagliola del mondo
Sorda ad ogni scintillante suono sottile.
 
PROLOGO
Il viaggio di ognuno di noi comincia avvolto nel Mistero.
Poter comprendere tutto quanto precede e sostanzia la nostra Individualità,
é un'ambizione esistenziale che da sempre accompagna l'uomo,
il senso e lo scopo della sua Nascita.
Sebbene un essere cosí piccolo e vulnerabile non sarà mai in grado di scoprire,
provare ed affermare la totalità della sconfinata Verità
da cui egli stesso proviene insieme a tutto il Creato,
il suo Divino Intelletto - mosso dalle proiezioni dell'Intuito e dell'Immaginazione -
ha sempre raggiunto delle realtà affermative costanti in ogni epoca della Storia del Pensiero,
attraverso visioni che mutano colore a seconda del punto geografico e psichico di osservazione,
all'interno della spirale temporale universale delle età evolutive.
Usando diverse immagini e linguaggi,
vorrei allora tentare undici atti di Psicosintesi collettiva,
in cui intendo mescolare per analogia differenti sfumature dei piani della visione,
accostando ingredienti del sapere apparentemente molto lontani tra loro...
precisando però,
che in tale procedimento non vi è alcuna pretesa di Verità Assoluta,
ma soltanto il desiderio di comunicare
ciò che il mio punto di vista sente di aver compreso
per il tramite di altri autori e della mia stessa esperienza individuale,
circa il funzionamento dell'unità corpo/psiche nell'essere umano
in relazione alla Totalità del Cosmo...
tuttavia sarà anche bene far sapere, come mia ultima precisazione,
che non potrò impedire alla bambina che è in me
di affermare tutto come vero,
senza bisogno alcuno di dimostrazione...
per fortuna non sono filosofa nè scienziata, nè medico.
E proprio in virtù dell'estrema libertà che il raggio d'azione dell'Arte
 all'uomo consente, scelgo il privilegio dell'artista,
di poter dar corpo e vita reale ad ogni concepimento ideale,
 indotto all'occhio della Coscienza dall'esperienza individuale.
 
 
 
 
 
I
...PENSA...
...In principio il Tutto è Uno ed è solo Coscienza.
Il bisogno dell'Individualità di esperire il Tutto
attraverso la particolarità di Se Stessa
nella sensualità materiale della dimensione fisica,
genera la frammentazione dell'Uno,
e la molteplicità delle istanze individuali
si insinua nella Coscienza Cosmica come irresistibile canto di sirena,
che reca in sé la chiave di un codice particolare, ma al contempo collettivo.
Ogni figlio allora giunge sulla Terra
attraverso il concepimento operato da quel frammento di Coscienza primordiale,
sommersa nell'inconscio genetico di ogni donna e di ogni uomo che si uniscono per procreare.
Il risveglio genetico dell'Inconscio di un'Individualità che si unisce ad un'altra Individualità,
genera in carne ed ossa la possibilità vivente per quei genitori
di riscoprire se stessi attraverso nuovi talenti,
peculiarità e problematiche, che una diversa esistenza avrà il compito di spendere,
attuare e risolvere secondo cicli che si ripetono e si tramandano di generazione in generazione.
L'Inconscio Collettivo ha la sua sede fisica
presso il punto di innesto del midollo allungato nel tronco encefalico,
che è il Cervelletto,
l'allusivo e ancestrale Poeta che ci accompagna per tutto l'arco della nostra esistenza,
e che ha il compito di filtrare il passaggio dell'Energia Kundalini
-qualora essa si risvegli-
prima che raggiunga ed illumini il Talamo dell'Inconscio Individuale.
Esso ci parla attraverso due facoltà emozionali fondamentali:
la Paura, quale sentinella preposta all'autoconservazione dell'Ego e dei suoi compiti
-qui positivamente inteso come primo necessario baluardo
al radicamento della sopravvivenza dell'Individuo come "Unicità Missionaria" nel mondo-
ed il Desiderio dell'Immaginazione di farsi Materia,
sia nell'ambito della dimensione onirica che della proiezione lucida.
La progressiva emersione dell'Inconscio alla luce della Coscienza Vigile,
espande la possibilità di visione attraverso l'attivazione della ghiandola pineale,
che dalla regione cerebrale in cui è situata,
mediante la produzione di Melatonina e di una sostanza chiamata Dimetiltriptammina (DMT),
inonda del suo fascio di “luce” la zona oculare,
permettendoci di “vedere” ciò che prima era interdetto alla capacità di Visione.
Se pensiamo infatti all'infima percentuale di cervello illuminato attivo
nella massa cerebrale dell'essere umano contemporaneo,
ci rendiamo conto che essa potrebbe rappresentare in miniatura
la nostra limitatissima conoscenza delle leggi del cosmo.
Siamo come la notte di un cielo stellato,
in cui le sinapsi formano costellazioni sporadiche in un buio dall'infinito imponderabile.
La materia oscura in noi è il 96% del nostro cervello.
Che comunque non per questo rimane in stato di dormienza,
tutt'altro...essa ci agisce nonostante noi,
ovvero nonostante la nostra capacità di comprenderla coscientemente,
ed è in questo che la pineale ha davvero un ruolo straordinario.
Pare che non sia fatta di tessuto nervoso, ma laringeo,
ovvero lei ci parla attraverso immagini in azione.
È lei che innesca continuamente missioni di luce nella parte non razionale del nostro cervello,
e non ha bisogno della Nasa,
ella è la sovrana della mano sinistra che opera comodamente dal posto,
quella mano sensitiva che guidava gli aruspici nella lettura della realtà prossima e lontanissima.
(Per l'approfondimento di questo argomento rimando alla lettura dell'atto VI, Pole Reversal).

La sostanza speciale sopracitata come DMT, Dimetiltriptammina,
è stata scientificamente scoperta nei primi decenni del Novecento,
una sostanza che la scienza ha definito "allucinogena".
Dal canto mio preferirei definirla semplicemente "coscienziogena",
pensando alla Coscienza come alla nostra fervida maga delle immagini in azione.
Pare che assieme alla Melatonina,
sia una delle sostanze secrete dalla pineale per regolamentare le fasi del sonno.
In condizioni serene di sonno
(condizione ormai difficilissima da vivere per noi oggi)
la DMT ogni notte subirebbe un picco di innalzamento in prossimità del sorgere del Sole,
garantendo una visione forte poco prima del risveglio,
questo suppongo affinchè possa essere ricordata ed indagata dalla coscienza di veglia,
cosí da aumentare un'altra piccola porzione di luce nell'oscurità della nostra materia inconscia,
sempre che si sia disposti a credere che i sogni non sono mai soltanto sogni!
Tuttavia ci capita sempre più spesso di non ricordare affatto ció che sognamo,
bombardati da ogni dove da elementi di disturbo elettromagnetico sistematici,
oltre che minati nella coscienza vigile da stili di vita sempre più irresponsabili...
Ma è il Sole Obliquo della nostra Divina Coscienza a condurci nel buio,
ambiguo come canto di sirena,
imponendo di essere esperito in tutto ciò che più ci spaventa o ci respinge,
in ciò che non vogliamo ammettere o che deve essere conosciuto,
nei sintomi di una malattia o nel ricorrere delle nostre abitudini,
è quel Sole che conduce ai traumi dell'esperienza,
che porta alla luce i nostri conflitti più profondi,
attraverso scambi e legami con altre individualità
che lambiranno i confini della nostra oscurità, rivelandola.
E' quella scintillante voce sottile che ci parla allusivamente
nel tentativo di affinare la nostra sopita e distratta percettività,
guidandola verso equilibri più armonici e consapevoli,
ma che troppo di rado trova in noi il tempo ed il coraggio di un'indagine profonda
per infine decrittarla,
svalicando così ogni gradino evolutivo del mistero della nostra esistenza,
permettendoci di riconoscere la matrice ciclica della nostra esperienza.
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