LET VIBRATE

Eleven Wild Swans

 
 
 
Questa è un'opera in undici atti, un viaggio attraverso le epoche della Coscienza,
i colori e le stagioni dell'Anima.
Corpo e Psiche ne sono la Scena.
Nasce sotto l'egida di un grande scrittore, Hans Christian Andersen,
che con caparbia volizione omaggió l'eredità culturale che la saggezza della sua tradizione
aveva espresso nei personaggi e nei racconti di un immaginario di matrice nordeuropea,
ma al contempo portatore di simbologie universali.
Grazie ad uomini straordinari come Walt Disney,
le fiabe nella modernità sono divenute immortali nella loro forma esteriore,
ma hanno conservato intatta, per la gran parte delle coscienze,
la scatola nera posta al loro interno, sebbene lo stesso Walt, che l'aveva violata,
volesse tramandare attraverso la propria opera,
i messaggi esoterici che esse racchiudono.
Taluni Maestri dicono infatti che la causa dell'Arte
debba essere sempre occultata.
Ovvero l'artista - per tutelarne il peso ed il crisma di universalità -
non dovrà apertamente rivelare gli intenti sottesi alle proprie opere...
Ho a lungo considerato tale informazione come preziosa.
Il mistero dell'Ermetismo è, al di là di ogni dubbio,
uno dei doni più preziosi di cui l'uomo è latore in questo mondo.
Ma alla profondità e all'estrema complessità del linguaggio ermetico,
dovremmo sempre essere iniziati da coloro che prima di noi
hanno saputo esperire in prima persona le tappe che conducono alla Saggezza,
esseri umani quasi totalmente estinti nella contemporaneità,
specialmente in quella parte di mondo in cui il Sole tramonta.
L'iniziazione alla vita adulta consapevole non é più propiziata da alcun Saggio,
poichè nessuno sa più tramandare le Vere Leggi della Vita,
sostituite dalla corsa al "benessere" materiale
e all'affermazione personale senza finalità collettive.
Che l'umanità abbia smarrito il contatto con la propria Saggezza,
è testimoniato dalla bruttezza, dal degrado, dalla malattia e dalla sofferenza
che tale specie è in grado di generare in se stessa e nel mondo,
tanto che l'autorevolezza degli “adulti”,
é giustamente sempre più contestata e contrastata dalle generazioni più giovani.
Trovare colpe è oramai impresa impossibile,
siamo tutti vittime e carnefici di un ingranaggio
che sistematicamente ci agisce da troppe generazioni nonostante noi,
ed una nostra reiterata pigrizia mentale si ostina a mantenere in vita lo Status Quo.
Tuttavia il potenziale coscienziale dell'uomo occidentale,
a dispetto di ogni scoraggiante apparenza,
è talmente evoluto ormai,
da non volere più iniziare un bel nulla sotto l'incontrovertibile autorità di alcunchè:
se c'è un dono nell'estremo scetticismo scientifico
che la razionalità occidentale ha fino ad oggi protratto,
è proprio la codificazione dell'esperimento esistenziale come condotta di libertà individuale,
al di là di ogni sistema gerarchico o leggi precostituite,
sistemi e leggi divenuti per tutti inaccettabili
poichè privi di ogni fondamento reale in tutela del Bios.
La massificazione dell'informazione di ogni provenienza e natura,
se da un lato ha appiattito la spinta ad una crescita interiore profonda e consapevole,
alimentando la superficialità, il disorientamento e le istanze più frivole dell'ego individuale,
dall'altro ha potenziato irreversibilmente le reti neurali della Coscienza Collettiva,
e questo veicolo trasversale escogitato dalla connettività intellettuale dell'Umanità
per la sopravvivenza della Verità,
è un considerevole vantaggio tutt'altro da sottovalutare in termini evoluzionistici.
Siamo tutti Maestri incompleti, siamo elenchi di voci parziali,
che come banche dati in "EMule", inconsapevolmente e sempre più spesso indirettamente,
attingono gli uni dagli altri emulandosi gli uni gli altri,
anche a milioni di chilometri di distanza tra gli uni e gli altri.
E questo testimonia, finalmente inequivocabilmente,
che nessuna forza favorevole o contraria si esprime in noi in maniera autonoma.
Ciò cui l'uomo non potrà mai sottrarsi
è il continuo anelito alla sua Indipendenza dalla Creazione “così com'è”,
l'Impermanenza in termini evoluzionistici legata alle forze di Creazione e Dissoluzione,
fa parte della carne e delle ossa di questa straordinaria specie vivente
che è stata posta a custodia del pianeta.
Fino ad ora questa specie ha perseguito, per la gran parte,
la via distruttiva verso tale realizzazione.
Tuttavia l'esplosione numerica in ogni forma massificata,
di individui che contrariamente al concetto di produzione in termini di economia materiale,
vogliono fare del più evanescente e spirituale concetto di “arte” il proprio destino,
rivela nell'essere umano il risorgere di un bisogno insopprimibile:
dare ascolto alla voce eterna del Creativo come via di realizzazione del Sè
e come messaggio di condotta al Mondo...
E non esiste Gotha per questo bisogno.
L'accesso è per tutti, con esiti corrispondenti ad ogni livello di coscienza.
Il concetto di talento come appannaggio di pochi va smantellato,
la “capacità” è una facoltà che l'essere umano deve poter praticare e sviluppare
presso tutti i livelli che la divina unità Corpo/Psiche consente,
in quanto diretta emanazione del mistero di Dio nel Creato.
La differenza che si coglierà in ogni materializzazione dell'umano ingegno,
sarà generata semplicemente dallo stato di coscienza di ogni creatore,
e dallo scopo sotteso all'intento motore di ogni opera.
Il fine auspicato di ogni processo creativo,
non potrà quindi prescindere da un'etica fondamentale:
la prima opera la si incarna in se stessi,
nel proprio corpo e nella propria condotta esistenziale.
Qualsiasi discrepanza tra Pensiero, Parola e Comportamento,
darà vita a tutte quelle distorsioni del potere del desiderio,
che ogni individuo sperimenta nella materializzazione parziale, svilita,
o più spesso mancata delle proprie stesse ambizioni,
che sono sempre lo specchio più o meno fedele della nostra missione nel Mondo,
a seconda di quanta consapevolezza di noi stessi sia stata raggiunta.
Questa Trinità (Pensiero, Parola, Comportamento) è la prima Matrix;
l'indice di coerenza tra queste tre dimensioni dell'Essere,
assieme alla nostra dotazione genetica,
generano lo stampo in cui la sostanza fisica viene versata
per acquisire la propria forma in divenire che è il Corpo.
Eleven Wild Swans vuole essere una raccolta di Fiabe Sonore,
devota al significato evolutivo custodito nel Corpo,
secondo quella speciale modalità di divinizzazione che è l'Arte,
in cui l'uomo sa distillare il sofferto elisir della propria Coscienza
attraverso il tributo dell'immaginazione creativa.
Ma il filo che lega il passato al presente va riannodato in maniera più evidente,
a costo di rendere noiosamente didascalica l'opera stessa.
Poichè purtroppo le fiabe, i miti e le leggende, per come li conosciamo noi oggi,
attraverso la modernità dell'approccio al legame tra significanti e significati
- teso a privilegiare la letteralità delle vicende narrate
rispetto alla loro letterarietà simbolica -
non sono più comprensibili nei loro concetti profondi.
Il codice segreto che ne è la chiave
è stato occultato dal limo vischioso della dimenticanza o peggio dalla sua negazione,
e quasi nessuno è ancora in grado di insegnarci dove e come trovarlo
nell'unico luogo in cui è custodito,
ovvero la nostra stessa Coscienza ed il Corpo in cui abitiamo.
Il Corpo non è affatto un'entità meccanica da imparare a memoria,
come la tassonomia medica vorrebbe affermare,
bensì un esempio importante di sistema fluido termodinamicamente aperto,
che scambia con l'ambiente esterno materia, energia ed informazione,
consentendo alla coscienza genetica collettiva di evolvere,
attraverso l'esperienza delle singolarità psicofisiche.
Ma il percorso iniziatico alla sacralità dell'esistenza ed ai suoi nobili scopi
è ormai a carico esclusivo di un'iniziativa individuale,
che deve saper coltivare ed attuare trasformazioni profonde nello Spirito di ognuno
e nel Corpo che ne è riflesso,
pena la sofferenza, la malattia ed infine la probabile estinzione stessa della nostra specie.
Ma come fare se non esistono guide,
se la scientificità razionale e la praticità di un non ben identificato “buon senso”
hanno reso la poesia che noi stessi siamo, un mistero secondario,
ridicolo e del tutto irrilevante,
se le favole sono divenute un semplice espediente in cui non crede più nessuno,
da raccontare agli esseri umani finchè sono bambini, per poi venir dimenticate in età adulta,
finendo nell'archivio della memoria
come esclusivo frutto della fervida fantasia di qualche sparuto sognatore?
Ma ci sono sognatori che hanno stravolto i connotati del mondo
attraverso la realizzazione della propria immaginazione,
che sempre riconduce a poche e semplici leggi il valore ed il senso della vita umana.
Ognuno di noi ha il dovere di rispondere in Se Stesso a questa chiamata.
 
I nove racconti originali contenuti in quest'opera,
ai quali la veste musicale ha preteso conferire una sintesi
che potesse allettare la memoria del corpo e dello spirito di chi ascolta,
sono stati frutto di un lungo ma irrinunciabile esercizio della Volontà Creativa,
per il quale ci si è dovuti convertire, nei limiti di certe possibilità,
ad un nuovo e più moderno linguaggio.
Nella parte musicale abbiamo voluto servire il più possibile il contenuto dei testi,
privilegiando la semplicità armonica e ritmica legata a suggestioni emotive,
che tenessero conto dei colori delle note e delle cellule ritmiche
in relazione ai campi energetici del nostro corpo ed al loro significato.
La scelta di accordare i suoni in La 432hz piuttosto che in La 440hz,
asseconda e ritiene plausibili le ipotesi
che fanno capo all'ormai noto movimento “OMEGA 432”,
secondo cui questo tipo di accordatura
risponderebbe alla velocità di vibrazione della riproduzione cellulare in natura
e dell'equilibrio psicofisico di ogni sistema corpo,
stimolando attraverso una più fredda frequenza
la produzione di melatonina e dimetiltriptammina (DMT)
a carico della ghiandola pineale.
Tale scelta mantiene comunque una certa elasticità,
esclude la costruzione di una diversa scala pensata su questa frequenza
per tutti i rapporti tra le varie note (secondo le teorie più integraliste di Ananda Bosman),
privilegiando semplicemente la relatività tonale tra gli intervalli,
in funzione della gerarchia emozionale che si intendeva provocare.
Il connubio tra musica e parole
ha poi cercato coronamento in una sintesi ulteriore affidata ad undici personaggi,
il cui intento simbolico vorrebbe ricalcare lo spirito fondante dei Tarocchi
quali immagini stilizzate, portatrici in sé di molteplici significati nascosti.
Il susseguirsi di ogni carta identificherà allora un percorso,
dalle origini della Creazione dell'Individualità, fino alla sua morte e rinascita,
sia in senso trasversale nella linea spazio-tempo mediante la Trasmigrazione nei corpi fisici,
sia all'interno di un singolo tracciato esistenziale.
Un percorso che ha voluto inoltre rendere tributi molteplici ad esseri umani ammirevoli,
emersi all'ascolto dei più per capacità di “guarire” i propri simili
attraverso se stessi e le proprie visioni,
poiché eletti dal benefico potere che una più espansa Coscienza
ha voluto conferire alla loro Arte.
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